venerdì 31 dicembre 2010
Lele Pathà - Stripiz
Ultimo post dell’anno. Tra le oscurità dell’Italo disco, penso che questo Stripiz dello sconosciuto Lele Pathà sia una delle migliori. Suoni assolutamente cosmici ottenuti per mezzo di strumenti analogici rendono il brano una session in cui Funk, Disco, Afro e Cosmic si fondono alla perfezione. Ascoltatelo QUI
Last post of the year. Among the obscurities of Italo Disco, I think this Stripiz of the unknown Lele Pathà is one of the best. Cosmic sounds made through analogic instruments produce a jam session where Funk, Disco, Afro and Cosmic are perfectly blended. Listen HERE
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Auguri e Felice Anno Nuovo !!!
RispondiEliminaBuon 2011 !!!
Ehi, grazie tante. Ieri notte ho messo musica a una festa privata...mi sto ancora riprendendo....buon 2011 a te!
RispondiEliminacin cin!
RispondiEliminadj nepo
Ma quanto spacca questo pezzo !
RispondiEliminaSi sà qualcosa dell'autore?
Lelepatha' nome d'arte di Emanuele Degni classe 1952 nato al Cairo
EliminaTroppe grazie Anonimo.
EliminaPurtroppo ho letto il tuo commento solo ora
Io non ne so nulla. Certe volte pubblico cose non conosco per niente. D'altronde capita spesso che i dischi che acquisto li prenda "a naso". Spesso è robaccia, ma ogni tanto il pezzo particolare ci scappa. Ai venditori poi batto spesso sconti dicendo che si tratta di robbaccia mai sentita prima e che di solito i dischi li butto, ma che ho una specie di malattia curiosa e che loro questi dischi non li venderanno mai...Il che potrebbe essere anche vero.
RispondiEliminaUn saluto
Simone
Il tuo è un ottimo metodo di acquisto;
RispondiEliminaandrebbe studiato attentamente
e insegnato nei licei a indirizzo commerciale.
Per curiosità, qual'è la "malattia curiosa"
che nomini ai venditori ?
Ahahah Alex
RispondiEliminaIo guardo con curiosità anche tutti quelli che a Porta Portese rovistano tra gli scatoloni di "documenti" antichi, quelli che vanno alla caccia di oggetti di bachelite, quelli (ho un amico che fa proprio questo) che comprano per due lire quadri rovinati ed essendo restauratori li rimettono a nuovo e spesso si tratta di opere relativamente importanti. Nel mio piccolo la mia malattia consiste principalmente nel voler scovare titoli di autori mai sentiti prima, allargare le scoperte, ma soprattutto ascoltare quello che c'è inciso sopra. Ho comprato almeno 5 volte dei 45 giri che avevano l'etichetta completamente bianca. Non mi è mai andata bene, una volta era Celentano, un'altra volta gli Immagination, un'altra volta ancora c'era inciso Beat It di Michael Jackson. Ed è vero che li butto. Anzi, ne ho tanti da buttare ancora.
Abbracci